Justin Bieber ha la malattia di Lyme. Il cantante si sfoga sui social network e annuncia una docu-serie su YouTube.
Justin Bieber si sfoga sui social rivelando di avere la malattia di Lyme. Uno schiaffo morale a chi lo aveva accusato di fare uso di droghe pesanti. L’artista ha voluto parlare pubblicamente della sua condizione ma ha voluto anche rassicurare i suoi fan, facendo sapere che al termine del ciclo di cure tornerà più forte di prima.
Justin Bieber ha la malattia di Lyme
Nel lungo messaggio condiviso sui social, Bieber ha rivelato di essere affetto dalla malattia di Lyme, una malattia infettiva di origine batterica.
Mi è stata diagnosticata la malattia di Lyme. Molte persone continuavano a dire che Justin Bieber sembrava una merda, che ero sotto metanfetamine, ma non si sono rese conto che mi recentemente mi è stata diagnosticata la malattia di Lyme, e anche una mononucleosi cronica che ha colpito la mia pelle, le funzioni del cervello e la mia salute in generale”.
L’artista ha voluto tranquillizzare i suoi fan facendo sapere che al termine del ciclo di cure dovrebbe fare il suo ritorno sulla scena in condizioni migliori di prima.
Di seguito il post condiviso da Bieber sulla propria pagina Instagram.
Una docu-serie su YouTube
Bieber ha poi informato che questo capitolo difficile della sua storia diventerà una docu-serie che sarà trasmessa su YouTube. Nel corso delle puntate il cantante dovrebbe fare il punto sulla malattia e sul ciclo di cure.
Malattia di Lyme, cos’è?
Ma cos’è la malattia di Lyme? Per rispondere alla domanda abbiamo consultato un manuale specialistico in grado di soddisfare la nostra richiesta.
“La malattia di Lyme è un’infezione trasmessa dalle zecche e causata dalla spirocheta the spirochete Borrelia burgdorferi. I sintomi precoci comprendono rash cutaneo eritematoso migrante, che può essere seguito dopo settimane o mesi da alterazioni neurologiche, cardiache o articolari. La diagnosi è essenzialmente clinica negli stadi iniziali della malattia, ma i test sierologici possono aiutare a diagnosticare complicanze cardiache, neurologiche e reumatologiche che si verificano nelle fasi tardive della malattia. La terapia prevede l’utilizzo di antibiotici come doxiciclina o ceftriaxone”.